Anche chi adotta un bambino può allattare

Ebbene si. Anche chi adotta un bambino può scegliere di allattarlo.. Sono rari infatti  i casi in cui la madre naturale allatta il proprio bambino prima di decidere di darlo in adozione.. Potete mettervi  d’accordo con l’ospedale in cui è ricoverata la donna incinta , quando è possibile, perché non si cominci subito con un biberon e intanto cominciare la stimolazione del seno. In alternativa, non appena si conosce la data in cui il bambino arriverà a casa vostra , si possono comunque cominciare i massaggi al seno e ai capezzoli.

Stimolando infatti  il seno con una serie di massaggi o con una pompa tiralatte si attiva, in pratica, un meccanismo semplice: il cervello riceve una vera e propria richiesta di produzione di prolattina e si prepara. La stimolazione manuale, unita alla suzione del neonato e magari a farmaci che favoriscono la produzione di latte, potrebbero essere davvero utili.

In questo caso l’allattamento al seno svolge una funzione triplice perché da al bambino preziosi anticorpi e nutrienti del latte materno, lo rassicura, lo aiuta a riconoscere come propria la madre che lo sta allattando. Molte madri adottive riescono a indurre l’allattamento usando un tiralatte ogni 2-3 ore, sia prima dell’arrivo del nuovo piccolino sia dopo. Potete prepararvi giorni prima anche con uno strumento chiamato DAS (Dispositivo di Alimentazione Supplementare) che consiste in una bottiglietta da riempire con il latte artificiale e appendere al collo, Alla bottiglietta sono collegati due tubicini che si fissano sopra il capezzolo. Così il bambino riceve il giusto nutrimento e nello stesso tempo si stimola il corpo a produrre latte. Infatti, più il seno viene stimolato(o dal tiralatte o dal bambino), maggiore è la probabilità che si riesca a produrre latte.

Se il bimbo adottato è più grandicello è probabile che sia già abituato a bere solo dal biberon, però questo non vi deve impedire se è un  vostro desiderio allattarlo, provare a farlo ugualmente.

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