Allattare al seno non previene la celiachia

allattamento tre 1Secondo degli studi pubblicati sulla rivista New England Journal of Medicine, l‘allattamento al seno e una dieta priva di glutine nei primi mesi di vita del neonato, non servirebbero a scongiurare il rischio che il bambino sviluppi la celiachia.

Alessio Fasano, coautore di uno degli studi in merito tende a precisare che: “Questo non significa che allattare al seno sia inutile, anzi, i vantaggi per la salute dei bambini sono davvero tanti, ma non includono la prevenzione della celiachia”.

Secondo i ricercatori infatti sarebbe la genetica a determinare questo rischio. Una predisposizione genetica a malattie autoimmuni quindi, la sola possibile causa.

Ricordiamo che la celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, una sostanza contenuta nel grano, nell’avena, nell’orzo, segale, farro, kamut, e molti altri. Purtroppo se non diagnosticata in tempo e curata porta a moltissimi problemi anche molto gravi. Nel  nostro paese siano circa 150 mila i casi di celiachia, con una media di 10 mila muove diagnosi ogni anno, anche se le stime parlano di numeri ben più alti.

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Il vero problema ad oggi,  è che non è semplice diagnosticare la celiachia, in quanto mostra sintomi diversi da persona a persona: dalla diarrea, all’arresto di crescita, anemia, a sintomi anche gravi. L’unica cura ad oggi possibile è l’esclusione totale dall’alimentazione del glutine.

Per quanto riguarda i bambini che iniziano lo svezzamento, durante gli studi, si è visto che ritardare l’introduzione del glutine nell’alimentazione non modificherebbe  per niente la possibilità che il bambino sviluppi la celiachia o che ve ne sia già affetto, ma comunque ne ritarderebbe la comparsa. Quindi secondo gli studiosi, sarebbe sempre meglio ritardare l’assunzione di glutine.

 

Fonte: www.dica33.it

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