Allattamento e tecnologia: mamma contro applicazione I-phone

foto tratta da girlgeekdinnersitalia.com
La blogger Missy Bergreen fondatrice del blog Marketing Mama, residente nel Minnesota e mamma di due figli, apre una diatriba contro un applicazione per I-phone, chiamata Similac Baby Journal, sponsorizzata da una ditta produttrice di latte in polvere. E proprio su questo punto che la sig.ra Bergreen solleva i suoi dubbi, in quanto essendo finanziata da una ditta di latte in polvere secondo lei non è possibile che favorisca l’allattamento al seno. L’applicazione è dedicata alle neomamme e in apparenza sembra utile, afferma. E’ stata progettata per offrire la possibilità di monitorare i tempi dell’allattamento al seno o con il biberon, permettendo anche di appuntare da quale seno il piccolo ha succhiato l’ultima volta, anche se seguire schemi fissi entra in contrasto con le disposizioni dell’American Academy of Pediatrics che raccomanda di allattare al bisogno e non seguendo tabelle precise. L’applicazione aiuta anche  a far mangiare e dormire il bambino e fornisce consigli su come e quando cambiare il pannolino. La blogger sostiene inoltre che la consulenza di esperti che offre l’applicazione, essendo forniti dall’azienda finanziatrice, saranno più competenti in nutrizione artificiale e non nell’allattamento al seno. La battaglia tra il l’allattamento al seno e il latte artificiale esiste da molto tempo, solo che ora si adegua ai tempi che corrono e si sposta sul terreno della tecnologia.

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2 commenti su “Allattamento e tecnologia: mamma contro applicazione I-phone

  1. Odette Favini il said:

    Ci mancava questa!
    Ho appena finito di leggere un articolo dove si parla di un pediatra che propone il latte adattato alle mamme nell’ospedale in cui lavora, cito una frase: “(la bambina) è anche sfortunata a conoscere solo il seno della madre, che non possiamo controllare come un biberon… per cui da domani, la prendiamo per fame e le insegnamo a mangiare al biberon evitando il seno”, se volete leggere tutto andate qui: http://www.mammaepapa.it/neonato/p.asp?f=nl&nfile=latte_adattato_fermatelo
    Mi trovo a pensare che probabilmente questo personaggio deve aver comprato un IPhone!
    Di fronte alla nuova applicazione, sono sconcertata….
    Conosco neo-mamme che uscite dall’ospedale hanno passato giorni a pesare il bambino prima e dopo la poppata, prima e dopo il cambio del pannolino, e hanno annotato tutto quanto su un’agenda…Follia!
    Di queste, chi non è impazzita del tutto, tanto da perdere il latte, o da abbandonare la pratica dell’allattamento al seno, è riuscita a tornare in se e, maledicendo l’ansia venutasi a creare con tutto questo appuntare di qui e controllare di lì, ha fatto un grosso respiro e si è detta: ricomincio da capo, ma questa volta lo faccio ascoltando il mio bambino! E queste ultime fortunatamente ce l’hanno fatta, hanno continuato ad allattare e hanno cresciuto perfettamente i loro bimbi.
    Ora io credo che questa applicazione non ci voleva proprio, si tratta di un modo in più per mettere confusione nella mente delle mamme.
    Sappiamo tutti che i giorni successivi al parto, soprattutto quando si tratta del primo figlio, sono i giorni in cui anche gli ormoni ce l’hanno con noi!
    Non riusciamo a star dietro alle faccende domestiche, i familiari ci perseguitano giorno e notte, amici, conoscenti, chi più ne ha più ne metta, prepara il pranzo, prepara la cena, fai le lavatrici, etc etc, star dietro a tutto? Impossibile, e per di più non è necessario!
    Ci sono mille occupazioni a incasinarci la mente, tutte difficili da tenere a bada, alle quali dobbiamo tutti dire: facciamo finta di niente, chi se ne frega se per qualche giorno non faccio questo o non faccio quello.
    Adesso il mio tempo lo dedico solo a questa nuova creatura e a me!
    Il modo lo si trova, chi prima o chi dopo, ce la facciamo tutte a rimettere in sesto tutto quanto.
    Non buttiamoci anche su questa monotonia del dover tener nota di tutto, e del farci controllare da un’applicazione che ci ricorda quando allattare, quando cambiare il pannolino, etc, serve solamente a farci abbandonare l’allattamento al seno.
    Quello che ci serve è ritagliare degli spazi per noi e per i nostri figli, fare passeggiate, e frequentare i gruppi di allattamento al seno e le mamme del corso pre-parto, il confronto con le altre realtà ci aiuta a superare le difficoltà, al non sentirci sole, o sembrare degli extra-terrestri…
    E poi la vita riprenderà il suo ritmo.
    Un saluto.
    Odette.

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